Inizio da noi, dicendo che ogni albanofono è debitore al professore.
Nel 1999, il Parlamento italiano ha deciso di rivedere la legge 482 sulla tutela delle minoranze linguistiche, visto che la legge precedente si era dimostrata incurante di alcune importanti lingue.
La lingua arbëreshe è stata una di queste lingue indifese.
Essa riuscì ad essere compresa in questa legge tutelare, grazie alla tenacia di Tullio De Mauro.
Rimane storico il suo discorso in quella seduta parlamentare, in cui richiama la coscienza di ogni senatore e deputato italiano, di rievocare il contributo prezioso degli arbëresh come Antonio Gramsci e Francesco Crispi in tutta la storia d’Italia.
Grazie a lui, la lingua albanese degli arbëresh oggi gode della tutela legale.